La ricerca evidenzia gli ostacoli all’occupazione per le persone con esigenze di mobilità

La ricerca evidenzia gli ostacoli all’occupazione per le persone con esigenze di mobilità

Valeria

Una nuova ricerca condotta dal rivenditore di mobilità britannico CareCo ha evidenziato gli ostacoli all’occupazione per le persone con esigenze di mobilità.

Lo studio, che mira a sensibilizzare sul “gap di mobilità”, ha evidenziato che molti luoghi di lavoro sono inaccessibili, non provvisti di rampe o ascensori per gli utenti su sedia a rotelle.

Il parcheggio insufficiente, con nessun parcheggio per disabili o con uno spazio limitato, è un altro ostacolo affrontato dalle persone con problemi di mobilità, il che significa che potrebbero non essere in grado di trovare uno spazio adeguato.

Ha inoltre evidenziato che la mancanza di consapevolezza e di atteggiamenti nei confronti di coloro che hanno problemi di mobilità sul posto di lavoro costituiscono un problema, con questi individui spesso trattati in modo diverso o ritenuti non altrettanto capaci degli altri.

Infine, lo studio di CareCo ha dimostrato che gli orari di lavoro rigidi rappresentano un ostacolo all’occupazione, con persone con problemi di mobilità che potenzialmente presentano richieste che esulano da ciò che è disponibile per le loro esigenze come un adeguamento ragionevole ai sensi della legge sull’uguaglianza.

Come conseguenza di queste sfide, l’azienda ha avvertito che i datori di lavoro potrebbero inavvertitamente perdere personale di talento non riuscendo a realizzare le esigenze di questi lavoratori.

Tuttavia, ha ricordato ai datori di lavoro che hanno il dovere di prendersi cura dei propri dipendenti e ha affermato che i vantaggi derivanti dall’assumere persone con problemi di mobilità sono significativi, citando la diversità tra la loro forza lavoro, una riduzione del turnover del personale e un pool di talenti più ampio.

Will Harrison, fondatore di CareCo, ha dichiarato: “I vantaggi per le aziende sono enormi e non possono essere ignorati. È stato dimostrato più e più volte che la possibilità di reclutare da una più ampia selezione di candidati e di creare colleghi fedeli ha un impatto molto concreto sui profitti di qualsiasi azienda”.

Incoraggiando tutte le aziende a identificare e rimuovere eventuali barriere che potrebbero avere in atto, ha avvertito che, se non lo fanno, potrebbero perdere dipendenti di talento che supportano la crescita della loro attività.

Harrison ha aggiunto: “Le barriere all’ingresso delle persone con problemi di mobilità nel mondo del lavoro devono essere affrontate, e i benefici sia per le imprese che per le persone in cerca di lavoro sono enormi. È un vantaggio per tutti, che influisce su tutto, dal benessere ai margini di profitto”.