Il tentativo di una scuola di appellarsi a un giudizio storico nella sua battaglia legale di sette anni con Kristie Higgs è stata respinta dalla Corte Suprema.
Higgs, l’assistente della scuola cristiana che è stato licenziato dopo aver condiviso i post di Facebook che il suo datore di lavoro ha ritenuto transfobico e omofobo, ha vinto il suo caso contro la scuola di Farmer presso la Court of Appeal nel febbraio 2025.
La scuola, a Fairford, nel Gloucestershire, ha fatto appello alla decisione a marzo, ma tre giudici della Corte Suprema, Lord Reed, Lord Hamblen e Lady Simler, hanno ora rifiutato, mettendo al termine il caso.
Higgs ha dichiarato: “Sono sollevato e grato alla Corte Suprema per questa decisione di buon senso. I cristiani hanno il diritto di esprimere le loro convinzioni sui social media e in altri contesti non legati al lavoro senza timore di essere puniti dal loro datore di lavoro.
“La Corte d’appello ha ora stabilito uno standard chiaro per proteggere le persone come me e gli innumerevoli altri cristiani in questa nazione, per esprimere le loro convinzioni senza timore di perdere il lavoro”.
Nel 2023, presso il Tribunale di ricorso all’occupazione (EAT), il giudice concesse a Higgs il permesso di appellarsi alla sentenza del tribunale originale del 2020, ma restituiva il caso al Tribunale del lavoro per essere provato.
Tale decisione è stata annullata dalla Corte d’appello nel febbraio 2025, confermando che la legge sull’uguaglianza protegge le credenze cristiane tradizionali su questioni sociali, come l’opposizione alle idee del transgenderismo, della “fluidità di genere” e del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Secondo la preoccupazione cristiana, che ha sostenuto il caso di Higgs, il giudizio ha ridotto la legge sulla libertà di religione sul posto di lavoro, stabilendo una presunzione legale che qualsiasi licenziamento per un’espressione o manifestazione della fede cristiana è illegale.
La Corte d’appello ha spiegato che l’onere è nel datore di lavoro per dimostrare nel tribunale del lavoro che tale licenziamento può essere giustificato obiettivamente, non solo che il datore di lavoro riteneva giustificato.
Andrea Williams, amministratore delegato del Christian Legal Center, ha dichiarato: “Diamo il benvenuto alla decisione della Corte Suprema, che porta una chiusura decisiva a questo straordinario caso.
“La sentenza della Corte d’appello, ora inequivocabilmente confermata, ha dimostrato fortemente che i principi cristiani fondamentali della libertà di parola e della libertà religiosa non sono ancora estinte dalla legge inglese. La risoluzione del caso di Kristie stabilisce un precedente legale critico che risuonerà per molti anni a venire, proteggendo il diritto di esprimere le credenze cristiane senza paura di ripetere.”