I lavoratori che si sentono sicuri nel loro ruolo e capacità hanno maggiori probabilità di essere buoni colleghi, quelli preparati ad fare il miglio in più, aiutare o rendere il loro posto di lavoro più positivo, ha suggerito la ricerca.
Lo studio della Aston University ha sostenuto che i dipendenti con maggiore “autoefficacia” o fiducia in se stessi hanno maggiori probabilità di impegnarsi in “prestazioni dei cittadini” positivi sul lavoro.
Lo studio, pubblicato sulla rivista di personalità e differenze individuali, ha attinto ai dati di quasi 50.000 dipendenti in più settori.
Guidata dalla professoressa Roberta Fida, professore di comportamento organizzativo e psicologia presso la Aston Business School, ha esaminato il rapporto tra autoefficacia e ciò che ha definito “comportamenti sul posto di lavoro della cittadinanza e azioni controproducenti”.
Questi includono comportamenti che vanno oltre i ruoli lavorativi formali, come aiutare i colleghi, parlare delle preoccupazioni e contribuire a una cultura positiva sul posto di lavoro.
I dipendenti con maggiore autoefficacia avevano “significativamente” maggiori probabilità di impegnarsi nelle prestazioni della cittadinanza, ha scoperto la ricerca.
Una maggiore autoefficacia ha anche contribuito a proteggere un lavoratore dai comportamenti controproducenti sul posto di lavoro, come disimpegno, cattiva condotta e aggressività, ha sostenuto la ricerca.
I dipendenti che si sentivano più sicuri in se stessi e il loro ruolo avevano anche meno probabilità di sperimentare lo stress sul posto di lavoro, ha suggerito lo studio.
A loro volta, le organizzazioni che hanno migliorato con successo l’autoefficacia attraverso la leadership, i programmi di formazione mirati e le politiche sul posto di lavoro di supporto avevano maggiori probabilità di segnalare una forza lavoro più coinvolta, una riduzione della cattiva condotta sul posto di lavoro e un clima etico più forte.
“I nostri risultati dimostrano che l’autoefficacia non è solo un fattore predittivo delle prestazioni del compito, ma anche un fattore chiave nel modellare il comportamento più ampio di un dipendente sul lavoro”, ha affermato il professor Fida.
“I dipendenti che credono nella loro capacità di avere successo hanno maggiori probabilità di prendere l’iniziativa, contribuire positivamente alle loro squadre e resistere alle pressioni che potrebbero portare ad azioni non etiche o controproducenti.
“Incoraggiare l’autoefficacia nei dipendenti non è solo vantaggioso per le persone, ma ha profonde implicazioni per la cultura organizzativa. Il nostro studio suggerisce che le organizzazioni che investono nello sviluppo dell’autoefficacia dei dipendenti probabilmente vedranno miglioramenti sia nelle prestazioni che nel comportamento etico”, ha aggiunto.