La metà dei dipendenti del Regno Unito è riluttante a denunciare gli illeciti del datore di lavoro a causa del timore di perdere il lavoro.
Una nuova ricerca, commissionata da Bloomsbury Square Employment Law, ha rilevato che il 51% dei lavoratori non si sentirebbe sicuro nel rivelare attività illegali della propria azienda. La ragione principale di questa esitazione è stata la paura del licenziamento, secondo lo studio, con il 45% degli intervistati che indica la perdita del lavoro come preoccupazione principale.
Inoltre, il 39% teme ritorsioni o atti di bullismo, mentre il 36% teme violazioni della riservatezza.
L’indagine, che ha coinvolto 2.000 lavoratori, ha evidenziato una significativa mancanza di fiducia nei datori di lavoro britannici e nei processi di denuncia. Più della metà dei dipendenti ha affermato che non si sentirebbe sicura nel denunciare errori giudiziari (51%) o azioni dannose per l’ambiente (52%).
Inoltre, meno di 1 lavoratore su 5 (17%) ha espresso la fiducia di poter mantenere il proprio posto di lavoro dopo aver denunciato la situazione.
Sono state diffuse anche le preoccupazioni circa il sostegno del datore di lavoro, con il 33% dei lavoratori che dubita che la propria riservatezza sarà protetta e solo il 18% si sente molto fiducioso che riceveranno protezione dalle ritorsioni.
È interessante notare che l’indagine ha rilevato che i dipendenti più anziani (73% di quelli di età compresa tra 55 e 64 anni) erano più propensi a denunciare rispetto ai lavoratori più giovani (58% di quelli di età compresa tra 18 e 24 anni) e le donne si sentivano leggermente più sicure nel denunciare gli illeciti rispetto agli uomini.
Will Burrows, esperto di diritto del lavoro e partner di Bloomsbury Square, ha spiegato che i recenti scandali, come quello dell’ufficio postale, avrebbero potuto essere evitati se i dipendenti si fossero espressi prima. Tuttavia, ciò che a suo avviso è l’attuale mancanza di protezione degli informatori scoraggia le persone dal esprimere preoccupazioni, il che potrebbe portare a ulteriori scandali in futuro.
Burrows ha sottolineato l’urgente necessità di riforme, affermando: “A meno che non ci sia una maggiore protezione per gli informatori, è probabile che le persone eviteranno di parlare apertamente, e potenziali illeciti continueranno incontrollati nel Regno Unito”.
Ha aggiunto che molti dipendenti non sono a conoscenza delle procedure legali relative alla denuncia di irregolarità, e solo la metà conosce le politiche della propria azienda. Questa confusione sta portando alcuni a considerare canali inappropriati come i social media, che potrebbero invalidare i loro diritti legali.
“Abbiamo urgentemente bisogno che il nuovo governo faccia approvare il disegno di legge Whistleblowing, presentato per la prima volta alla Camera dei Comuni a gennaio”, ha aggiunto Burrows.
Ciò includeva una proposta per introdurre nuovi reati civili e penali, punibili con multa e/o reclusione, per aver arrecato pregiudizio agli informatori.
“Senza una nuova legislazione, l’equivalente di un altro scandalo postale sarà solo questione di tempo”, ha affermato.