Una nuova ricerca suggerisce che nel Regno Unito il divario di competenze sta minacciando lo sviluppo professionale delle persone e la competitività organizzativa.
Il rapporto People at Work 2024: A Global Workforce View del fornitore di software e servizi per le risorse umane ADP ha rilevato che oltre la metà dei lavoratori a livello mondiale non ha fiducia nell’impegno del proprio datore di lavoro nello sviluppo delle proprie competenze.
Nel Regno Unito, lo studio ha dimostrato che meno di due dipendenti su cinque (39%) ritengono che la propria azienda investa a sufficienza nelle competenze di cui hanno bisogno per progredire nella loro carriera.
Tra i lavoratori di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la stessa percentuale (39%) ritiene di possedere le competenze necessarie per progredire nella propria carriera nei prossimi tre anni, evidenziando un’urgente necessità di aggiornamento delle competenze.
Analizzando l’integrazione tra tecnologia e intelligenza artificiale (IA), il rapporto ha rilevato che quasi la metà dei lavoratori a livello mondiale ritiene che le competenze future includeranno capacità tecnologiche attualmente non essenziali, con il 41% dei dipendenti del Regno Unito che ritiene ciò vero.
In Europa, una larga percentuale di dipendenti sembra indifferente all’IA, con quasi uno su cinque (18%) lavoratori del Regno Unito che pensa che il proprio lavoro non sarà influenzato dalla tecnologia. Tuttavia, il 19% ammette anche di non avere una conoscenza sufficiente dell’IA per determinare come potrebbe influenzare i propri ruoli, rispetto al 7% che afferma lo stesso a livello globale.
La ricerca ha evidenziato anche delle disparità generazionali: i dipendenti di età compresa tra 25 e 34 anni sono più proattivi nella ricerca di formazione professionale rispetto al personale più anziano, rispettivamente il 34% e il 15%.
A livello regionale, i datori di lavoro del Regno Unito e di altri paesi europei sono risultati meno propensi a parlare di sviluppo delle competenze e progressione di carriera con il personale. Meno della metà (46%) dei dipendenti europei ha queste discussioni, una percentuale molto più bassa rispetto alla media globale.
In termini di dimensioni del datore di lavoro, le organizzazioni più grandi del Regno Unito con 501-999 dipendenti hanno mostrato un maggiore impegno nello sviluppo delle competenze dei dipendenti, con il 31% degli individui fiduciosi di acquisire le competenze richieste durante il lavoro. In confronto, solo il 22% delle persone in aziende con 50-99 dipendenti ha affermato lo stesso.
Secondo ADP, il rapporto evidenzia la necessità di investimenti strategici nella formazione, nonché di supporto ai dipendenti per favorire la comprensione dell’intelligenza artificiale e della tecnologia. Raccomanda inoltre che i datori di lavoro abbiano discussioni regolari con la propria forza lavoro in merito alla progressione di carriera e ai requisiti di competenze e che implementino approcci personalizzati per diverse fasce demografiche.