Secondo gli ultimi dati dell’Universities and Colleges Admissions Service (Ucas), l’interesse degli studenti nel conseguire un titolo di studio è diminuito per il secondo anno consecutivo.
I suoi numeri per l’ultimo ciclo di domande di laurea triennale, che si è chiuso il 30 giugno, mostrano un calo dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il numero totale di candidati è sceso a 135.470.
Entro la fine di giugno, il 41,9% dei diciottenni nel Regno Unito aveva presentato domanda tramite Ucas per un posto all’università, rispetto al 42,1% nello stesso periodo dell’estate scorsa e al 44,1% nel 2022.
È la prima volta che si registrano cali annuali consecutivi nella percentuale di diplomati che fanno domanda di laurea.
A livello regionale, alcune aree hanno visto un calo maggiore rispetto ad altre. Nel nord-est, solo il 33% dei diciottenni aveva fatto domanda per un posto all’università entro la scadenza, in calo rispetto al 35% dell’anno scorso. A Londra, il tasso di domanda è aumentato di un punto, al 59%.
L’anno scorso, un sondaggio condotto dal sito di ricerca lavoro Indeed ha evidenziato un divario tra gli studenti che ritenevano che una laurea fosse essenziale per ottenere un buon lavoro e il numero di datori di lavoro che ne richiedevano una.
La ricerca di LinkedIn ha scoperto che ora i reclutatori sono cinque volte più propensi a effettuare ricerche in base alle competenze piuttosto che alla laurea e il 75% dei professionisti del reclutamento ritiene che le assunzioni incentrate sulle competenze saranno una priorità nei prossimi 18 mesi.
Tuttavia, un calo nel numero di studenti potrebbe significare che le università dovranno affrontare delle sfide, poiché le tasse in calo avranno un impatto sui bilanci. L’Ucas ha anche scoperto che il numero di studenti stranieri che hanno fatto domanda per studiare nel Regno Unito è diminuito dell’1,4% rispetto all’anno scorso.
Poco prima delle elezioni generali, l’ultimo governo si era impegnato a introdurre un limite alle lauree di “basso valore”, che a suo avviso avrebbero truffato studenti e contribuenti.
Ha citato dati dell’Office for Students che dimostrano che circa tre laureati su 10 non riescono a trovare un lavoro altamente qualificato né a proseguire gli studi nei 15 mesi successivi alla laurea.