Secondo un rapporto di Workday, i dirigenti aziendali potrebbero liberare più di quattro ore di lavoro al giorno se gli strumenti di intelligenza artificiale venissero sfruttati al massimo delle loro potenzialità.
L’azienda di software HR ha chiesto a dipendenti e dirigenti quanto tempo si sarebbe potuto risparmiare ogni giorno se l’IA fosse stata utilizzata al massimo del suo potenziale. I dipendenti hanno ritenuto che avrebbero risparmiato 2,9 ore al giorno e i dirigenti aziendali hanno quasi raddoppiato questa stima, arrivando a 4,4 ore.
Il rapporto, intitolato The UK Productivity Gap: How AI can unlock workplace potential, ha calcolato che i dipendenti risparmierebbero 737 ore all’anno (92 giorni) in base a quanto tempo pensavano di risparmiare, mentre i leader ne risparmierebbero 1.117 (140 giorni all’anno).
Si stima che se i dipendenti potessero essere produttivi per 2,9 ore di lavoro in più al giorno, ciò sbloccherebbe l’equivalente di 11.058 sterline all’anno di lavoro aggiuntivo in base agli stipendi dichiarati.
Ciò significherebbe che, su 10 milioni di dipendenti di grandi aziende nel Regno Unito, ogni anno potrebbero essere sbloccati 119 miliardi di sterline di lavoro produttivo.
Tuttavia, le preoccupazioni relative alla fiducia e alla privacy continuano a rappresentare un ostacolo all’adozione di strumenti di intelligenza artificiale da parte delle aziende, e questo è stato il caso del 93% sia dei dipendenti che dei dirigenti.
Tra i leader, il 38% aveva timori per la sicurezza, la privacy o i pregiudizi, mentre il 34% riteneva di aver bisogno di più tempo per istruire i propri team. Quasi un terzo (32%) ha attribuito la colpa alla mancanza di investimenti.
In una giornata lavorativa di 8 ore, lo studio ha rilevato che dipendenti e dirigenti aziendali erano realmente produttivi rispettivamente per 5,8 e 5,9 ore, lasciando oltre un quarto della giornata improduttiva e non generando valore aziendale.
Tuttavia, Daniel Pell, vicepresidente e country manager per Regno Unito e Irlanda di Workday, ha avvertito che l’intelligenza artificiale raggiungerà il suo pieno potenziale solo se le aziende riusciranno a creare fiducia e ad adattare il suo utilizzo ai risultati aziendali.
“Incoraggiamo le aziende ad adottare un approccio duplice quando si tratta di implementare l’intelligenza artificiale: un’analisi concreta delle efficienze che l’intelligenza artificiale può generare, insieme a una strategia trasparente per affrontare le barriere materiali e culturali alla sua adozione”.
Workday ha scoperto che i dipendenti poco coinvolti rappresentano il principale ostacolo alla produttività e ha consigliato alle aziende di dare priorità alla motivazione del team per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.
La scorsa settimana, la società di software per le risorse umane Lattice ha annunciato che sarebbe diventata la prima azienda a integrare i dipendenti digitali allo stesso modo dei lavoratori umani.