Shoe Zone sta chiudendo i negozi, accusando l’aumento dei salari a seguito dell’annuncio del budget del cancelliere di ottobre.
Il rivenditore, che ha sede a Leicester, ha accusato “significativi costi aggiuntivi” che hanno reso alcuni negozi “non sostenibili”, sebbene avesse già iniziato a chiudere alcuni negozi in perdita durante tutto l’anno.
Non è ancora stato rivelato quanti punti vendita chiuderanno, né il numero dei dipendenti interessati.
Shoe Zone conta attualmente 297 punti vendita in tutto il Regno Unito e circa 2.250 dipendenti.
Nel corso dell’anno fino a settembre, 26 filiali hanno chiuso definitivamente i battenti e, oltre a chiudere i negozi no-profit, si sta anche rinnovando quelli rimanenti. L’azienda sta inoltre ampliando il numero di nuovi siti più grandi situati in parchi commerciali e luoghi simili.
La società ha ammesso di aver dovuto affrontare “condizioni commerciali molto difficili”, citando il clima fuori stagione e l’indebolimento della fiducia dei consumatori a partire dal bilancio di ottobre.
Anche altri rivenditori hanno espresso preoccupazione per il terribile impatto dei costi aggiuntivi che dovranno affrontare in seguito all’annuncio, con alcuni dei più grandi punti vendita del Regno Unito – tra cui Amazon UK, Tesco, next e Asda – che hanno scritto una lettera al cancelliere esponendo dettagliatamente le loro preoccupazioni.
Oggi le sue azioni sono scese del 49% poiché ha avvertito di profitti inferiori alle aspettative a causa delle difficili condizioni commerciali e delle buste paga aggiuntive. L’azienda ha inoltre annullato il pagamento del dividendo finale per gli azionisti nell’anno 2023-24.
L’azienda ha affermato che gli utili sottostanti al lordo delle imposte sarebbero diminuiti di quasi la metà, dai 10 milioni di sterline precedentemente previsti ai 5 milioni di sterline per l’anno fino a settembre 2025.
Questo è il secondo profit warning emesso dall’azienda nel giro di pochi mesi, l’ultimo in ottobre.
Shoe Zone è stata contattata per un commento.