I datori di lavoro hanno bisogno di modelli per attrarre giovani talenti LGBTQ+

I datori di lavoro hanno bisogno di modelli per attrarre giovani talenti LGBTQ+

Valeria

Secondo una nuova ricerca, i datori di lavoro dovrebbero avere modelli di ruolo riconoscibili nelle posizioni di leadership se vogliono attrarre lavoratori LGBTQ+ più giovani.

Un sondaggio condotto da myGwork ha rilevato che l’80% degli studenti e laureati LGBTQ+ della generazione Z ha maggiori probabilità di accettare un nuovo lavoro se ci sono alleati visibili in posizioni senior.

La comunità imprenditoriale dei professionisti LGBTQ+ ha quindi avvertito i datori di lavoro che potrebbero rischiare di perdere talenti più giovani se i loro team dirigenziali non riflettono una forza lavoro diversificata.

Anche la cultura del posto di lavoro è stata evidenziata come un fattore importante dagli intervistati, con sette su 10 (70%) della generazione LGBTQ+ Z che desiderano esprimersi in modo autentico sul lavoro. Inoltre, tre quarti delle persone LGBTQ+ in cerca di lavoro affermano che esiterebbero ad unirsi a organizzazioni dove temono di non poter essere il loro vero sé.

Secondo myGwork, i risultati chiariscono che l’autenticità non è solo apprezzata, ma attesa. Ritiene che modelli di ruolo LGBTQ+ visibili siano vitali per garantire che i luoghi di lavoro siano accoglienti e inclusivi, e afferma che molte persone in cerca di lavoro della Gen Z potrebbero abbandonare un’organizzazione che non li ha.

Adrien e Pierre Gaubert, co-fondatori di myGwork, hanno affermato: “Le aziende che si impegnano per una rappresentazione visibile e ambienti autentici non solo miglioreranno la loro cultura aziendale, ma otterranno anche un vantaggio competitivo nel reclutamento”.

L’indagine ha inoltre rilevato che quasi la metà (48%) degli studenti LGBTQ+ ha subito discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere sia in ambiente lavorativo che accademico, rispetto a tre su 10 (32%) dei loro coetanei non LGBTQ+.

Inoltre, il 36% degli intervistati LGBTQ+ ha rivelato di aver subito personalmente discriminazioni, tra cui omofobia, bifobia o transfobia.

Riconoscendo la necessità di un reclutamento inclusivo, myGwork ha lanciato la piattaforma WorkFair per mettere in contatto i datori di lavoro con diversi talenti LGBTQ+. La fiera del lavoro, che quest’anno si svolgerà il 13 novembre 2024, offre alle persone LGBTQ+ in cerca di lavoro la possibilità di partecipare a workshop e panel e di scoprire opportunità di lavoro inclusive.