https://www.deejay.it/news/francia-20enne-realizza-il-curriculum-con-le-storie-di-instagram-e-ottiene-5-colloqui/551756
Da poco un mio cliente m ha segnalato questo articolo “sensazionale” ad opera di Radio Deejay dove una ragazza di 20 anni ha ottenuto 5 colloqui di lavoro grazie alle sue storie di Instagram, chiedendomi tutto preoccupato se dovesse fare anche lui altrettanto.
Questo non è l’unico caso eclatante in cui qualcuno trova lavoro tramite i social, anzi! Nel mondo dello sport, ad esempio, il calciatore Zaccardo ha fatto ottimo uso delle potenzialità di tali piattaforme e non sono certo casi isolati.
Ora, la risposta è “dipende da chi sei tu“: essere sui social e curare il tuo personal branding (marchio personale e reputazione) va sempre bene, così come avere anche dei video-CV online, ben fatti per farti trovare da chi cerca.
Nel peggiore dei casi, quello in cui non ti chiami nessuno, sono comunque utili per far verificare dai recruiter la tua professionalità e bontà della tua persona.
Ma ragioniamo un attimo su quello che è successo: la ragazza era molto giovane, stava cercando non un lavoro ma uno stage nel mondo della comunicazione per la quale aveva probabilmente già studiato, disponendo di capacità superiori alle tue. Inoltre lei è una millennial di ultima generazione: ci si aspetta che sia una “nativa” della comunicazione digitale e che sappia usare alla perfezione i social. Pertanto la ragazza ha fatto benissimo ad utilizzare per la ricerca di lavoro gli stessi canali che promette alle imprese di saper già usare: non c’è miglior prova di competenza di questa.
Inoltre, la ragazza ha fatto una cosa molto intelligente: ha fatto prima un quasi-CV tradizionale, come elemento di auto-analisi, e solo dopo lo ha messo on-line.
Ora, se pensi che questi siano risultati straordinari, guarda il seguente commento:
Sì, hai letto bene: 12 colloqui in prossimità dell’estate e non per uno stage, ma per opportunità di lavoro vere, oltre il doppio di quelle dell’articolo. Poi Carmine non ha concretizzato subito le opportunità perché non ha fatto il coaching con me, ma la promessa delle interviste è stata ampiamente mantenuta dal nuovo CV.
Ora, dove voglio arrivare con tutto questo? A tre punti fondamentali:
- il CV rimane uno strumento fondamentale per cercare lavoro
- Ci sono molti modi di avere un CV (tradizionale, cartaceo, online su LinkedIN, video-CV e versioni alternative per piattaforme specifiche)
- Non conta solo lo strumento in sé ma come lo usi in base a chi sei tu
Se sei un manager di grande esperienza in cerca di lavoro e provi a fare la stessa identica cosa della 20enne francese, facendo un buffo video di te con l’effetto boomerang di Instagram, rischi di fare una figura ridicola. Nelle parti più arretrate d’Italia è una cosa che probabilmente non verrebbe nemmeno capita e compresa, mentre la giovane si proponeva in Francia: oggi che scrivo, molti esperti di comunicazione concordano che noi italiani siamo molto indietro su certe tematiche rispetto al resto del mondo moderno.
Per contro, coltivare la tua presenza on-line ed il tuo brand personale per farti desiderare dalle imprese è sempre un’ottima cosa ma devi prendere questo caso per riflettere sulle opportunità che tu hai di differenziarti dagli altri tuoi concorrenti per il lavoro in un modo che sia giusto per te, che rispecchi i tuoi valori e la tua persona. Ti rimando agli articoli sul personal branding e su come cercare lavoro nel mercato sommerso.
In fin dei conti, la ragazza non ha fatto altro che trovare il suo modo di evitare di rispondere a 100 annunci di lavoro ma di inviarlo a 100 persone, spiegando loro che sta cercando lavoro.
Non c’è un’unica soluzione che va bene per tutti ma ognuno deve cercare la sua: hai bisogno d’aiuto con il CV e la ricerca di lavoro? Contattami.
ilcurriculumvincente@gmail.com
Mattia Loy