Può succedere anche ai migliori: perdere il lavoro è uno shock che ha un duro impatto sul tuo conto in banca e sulla tua autostima. È probabilmente una delle esperienze professionalmente più traumatiche che tu abbia mai avuto o che tu possa avere.
Tuttavia, per quanto possa sembrare difficile perdere un lavoro, è anche un’esperienza che può portare a qualcosa di positivo: un nuovo inizio!
Voglio fornirti qualche consiglio per gestire meglio la fase di transizione con il nuovo lavoro se mai dovesse capitarti una cosa del genere.
1. Fai una pausa.
Non hai bisogno di fare una vacanza esotica (anche se farsi un bel viaggio a trovare amici lontani e coccolarsi – soldi permettendo – funziona che è una meraviglia!). Anche un paio di giorni di pausa ti aiuteranno a elaborare ciò che è successo.
Non prendere decisioni importanti in quei primi giorni e non precipitarti sul mercato del lavoro il giorno dopo aver ricevuto la notizia. Ripeto: hai bisogno di tempo per elaborare ciò che è successo.
2. Fai una valutazione finanziaria.
Per mantenere sotto controllo i tuoi livelli d ansia e stress, devi capire quanto tempo hai per trovare un lavoro. Devi concentrarti su di te, fare tutto il possibile per ottenere il miglior risultato possibile. Guarda quindi quali sono le tue spese fisse, a cosa devi rinunciare per un po’ e cosa ti conviene tagliare.
A tal riguardo, è importante che tu valuti ogni possibile ammortizzatore sociale per la disoccupazione, come la NASpI (indennità mensile di disoccupazione) tramite l’INPS, il reddito di cittadinanza o qualsiasi altra fonte tu abbia.
3. Parlane.
È facile provare emozioni negative come disagio, rabbia e frustrazione aver perso un lavoro, specialmente se sei stata una persona veramente fedele all’impresa. Parlare con le persone di cui ti fidi: è importante, sia per te e sia per risolvere il turbamento emotivo interiore prima di incontrare eventuali recruiter e selezionatori del personale. Se non lo fai, loro sapranno cogliere la tua amarezza e questo – te lo posso assicurare – non andrà a tuo vantaggio.
Circondati di persone positive e trattati bene. Non punirti per ciò che è successo, piuttosto assicurati di stare bene e di fare quelle cose che ti fanno stare bene come mangiare bene, dormire bene e scaricare la tensione con lo sport o altri divertimenti sani.
4. Prepara la tua narrazione per spiegare cosa è successo.
Se hai fatto parte di un licenziamento in massa, che è finito su tutti giornali, è più facile spiegare perché hai perso il lavoro. In caso contrario, dovrai spiegare ai potenziali datori di lavoro che cosa sia successo.
Una storia breve, ottimista e concisa è la tua opzione migliore. Ad esempio, il tuo dipartimento è stato ristrutturato o il tuo lavoro è stato spostato in una posizione diversa. Assicurati che la tua storia sia supportata dal tuo manager o da qualsiasi altro collega che il tuo futuro datore di lavoro potrebbe voler contattare per delle referenze ed una verifica.
La cosa fondamentale è non parlar male della tua precedente impresa, mai “sputare nel piatto” dove hai appena mangiato.
Inoltre, è importante una vera auto-analisi grazie alla quale sei in grado di capire se e cosa avresti potuto fare di diverso, di meglio, e che lezione di crescita personale ed professionale hai appreso.
5. Esplora le nuove opportunità.
Prima di contattare la tua rete o di inviare nuove candidature, assicurati che il tuo curriculum ed il tuo profilo LinkedIn siano aggiornati. Questa breve lista di attività da fare ti aiuterà ad iniziare la tua ricerca di lavoro nel modo migliore:
- Stila un elenco di aziende che ti interessano
- Raggiungi colleghi o amici che lavorano all’interno di tali imprese, se ne hai
- Parla con i recruiter e raccogli informazioni se stai cercando di lavorare in un settore diverso
- A tal riguardo, potrebbe valere la pena diventare membro di un’associazione professionale per saperne di più sul settore in cui vorresti lavorare.
- A seconda di ciò che fai e della tua posizione, potrebbe valere la pena provare ad inserirsi con un contratto a tempo determinato, a progetto, di sostituzione maternità o tramite un’agenzia interinale