5 cose da fare (e 5 da NON fare) per inserirti bene nel nuovo lavoro

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Congratulazioni! Grazie alle mie guide ed al tuo impegno hai accettato una nuova offerta di lavoro e stai per iniziare il lavoro che tanto desideravi:  posso immaginare l’entusiasmo per il nuovo inizio che però potrebbe andare di pari passo con la preoccupazione di inserirsi correttamente in una nuova impresa.

“Riuscirò ad inserirmi? Saprò ambientarmi? Sarò in grado di soddisfare ogni richiesta di lavoro? E  riuscirò a trovare un’intesa con i colleghi?”

Questa è la fase di onboarding: ecco alcuni consigli per chiunque entri in un nuovo ruolo, per trarre il massimo dalla fase del tuo inserimento lavorativo sin dal primo giorno!

5 cose da Fare:

Scopri di più sulla tua nuova azienda prima di iniziare. Se hai seguito correttamente le fasi di preparazione prima dell’intervista, dovresti già sapere quali sono i loro obiettivi e la loro missione ma ora vorresti approfondire chi sono le persone chiave a cui fare riferimento all’interno della nuova impresa, capire rapidamente l’organigramma ed approfondire la mission del dipartimento specifico in cui lavorerai e cosa i colleghi si aspetteranno da te!
Fare un po’ di ripasso prima di iniziare ti aiuterà ad iniziare con maggior fiducia in te stesso e fare le domande giuste il tuo primo giorno migliorerà le tue capacità di apprendimento, consentendoti di imparare prima  e meglio come muoverti nel nuovo contensto.

Il seguente esempio può non essere replicabile per tutti, ma almeno può essere d’ispirazione: ricordo una candidata che, dopo aver accettato una nuova offerta di lavoro come addetto alle comunicazioni estere, chiese quali lingue tra le 5 che conosceva avrebbe dovuto usare maggiormente, in modo da riattivarle prima di iniziare (magari grazie alle opportunità offerte da internet). Lo stesso sarebbe potuto avvenire con un ingegnere software, un programmatore, rispetto ai linguaggi informatici da utilizzare e, se questo tipo di attività non ti sono possibili, chiedi almeno se c’è qualche materiale sull’azienda da studiare, come le informazioni sui prodotti o dei manuali operativi per i dipendenti: questo atteggiamento fornisce ai tuoi nuovi colleghi una dimostrazione positiva di proattività e di iniziativa, aiutandoti a lasciare sin da subito una buona impressione specialmente presso i tuoi diretti superiori.

Ecco quindi 5 azioni raccomandate da svolgere:

  1. Assicurati di ottenere chiarezza sulle aspettative che gli altri hanno su di te: è molto importante soprattutto se non hai visto una descrizione completa del lavoro da svolgere, la “job description”! E, se non ne hai già una, chiedila! Il tuo obiettivo è comprendere le tue priorità, capire come verrà misurato il tuo rendimento (la tua performance) e chi in azienda sarà il tuo “cliente interno” che trarrà diretto beneficio dal tuo lavoro.
  2. Le prime settimane in un nuovo ruolo sono il miglior momento per fare domande: assicurati di farle adesso, non dopo 6 mesi, quando i colleghi ed i superiori si aspettano che tu abbia già capito grosso modo come girano le cose.
  3. Sii consapevole del tuo aspetto e del tuo atteggiamento, perché è la prima cosa che gli altri noteranno di te. Verifica quale sia il codice di abbigliamento aziendale e, soprattutto, assicurati di essere educato, cortese e di ascoltare bene!
  4. Scopri come il tuo capo ama comunicare, se per e-mail, promemoria, o di persona: ti aiuterà a partire con il piede giusto.
  5. Prenditi del tempo per conoscere le persone che compongono la nuova impresa: proprio perché sei nuovo, hai il vantaggio di non avere pregiudizi! Quindi prenditi del tempo per conoscere tutti e farti la tua idea personale anziché usare le opinioni altrui, che possono essere “viziate” dall’emotività o da fatti critici, nel bene e nel male.

Il consiglio n. 3 vale anche per i dirigenti, i professionisti senior, i tecnici ed i laureati altamente qualificati e non solo per i “junior”: anche se sei chiamato per risolvere i problemi di un’azienda, devi prima capire quali sono le criticità e sviluppare la mappa mentale del tuo territorio! Per fare questo, ascoltare tutte le persone prima di agire  è fondamentale per iniziare col piede giusto.

5 cose da non fare!

  1. Essere in ritardo. Soprattutto all’inizio è proprio una cosa da evitare, perché non vuoi che il datore di lavoro ed i manager perdano fiducia in te ancor prima di iniziare.
  2. Continuare a dire “Ah, da noi facevamo così”, riferito a come facevi le cose nel tuo ultimo lavoro. Solo perché hai lavorato in un certo modo sino ad oggi, non significa che tale modo sia l’unico valido o quello giusto. L’errore che ho visto fare anche ai migliori professionisti senior è cercare di imporre le proprie idee e soluzioni senza prima approfondire a sufficienza i problemi della nuova impresa per cui lavorano. Apriti al cambiamento, impara ed ascolta: potresti trarre vantaggio dal vedere prima i modi con cui opera la tua nuova società e poi potresti provare a migliorarli con ciò che sai fare solo dopo che hai effettuato un sano confronto!
  3. Criticare i tuoi datori di lavoro o colleghi, sia i nuovi che i precedenti. “Sputare nel piatto in cui hai mangiato per anni” è un atteggiamento devastante già in fase di colloquio di selezione e ripeterlo dopo che sei stato assunto può far terminare la tua carriera nella nuova impresa durante il periodo di prova iniziale o portare i colleghi ad isolarti, mettendo comunque a rischio il tuo nuovo lavoro.
  4. Andare troppo oltre. Essere ambiziosi è una cosa sana e positiva ma se ricopri un ruolo junior, non dovresti sforzarti di sembrare più esperto di quello che realmente sei! Nelle prime settimane dedicati ad imparare e fare domande ed offri solo i tuoi suggerimenti con umiltà nei momenti adatti o quando richiesto. Solo dopo aver consolidato la tua posizione nei primi sei mesi potrai provare ad aumentare il carico di responsabilità!
  5. Sposare fazioni. L’ingresso in un’impresa è una fase davvero delicata perché non puoi sapere che tipo di clima e realtà troverai. Raramente ho visto aziende totalmente sane fatte solo da brave persone, pertanto è importante mantenere una certa imparzialità ed evitare di farsi influenzare dalle prime azioni o pareri forniti dagli altri.: potresti ritrovarti coinvolto in una rete di relazioni difficile da gestire e compromettere così la tua imparzialità e lucidità mentale. Allo stesso modo, non puoi pensare di svolgere il tuo lavoro in totale autonomia senza il supporto altrui pertanto cerca di farti prima la tua idea, agendo con professionalità ed apertura nei confronti di tutti.

Questi sono consigli che cerco di tenere buoni anche per me stesso: ogni volta che inizio con una nuova impresa cliente, per quanto io sia pagato per produrre risultati, la prima cosa che faccio è quella di analizzare attentamente tutti i feedback che ricevo dai clienti, dai manager e dai dipendenti per capire il contesto in cui mi trovo. Questo non significa farsi dare ordini dai dipendenti o dai parigrado ma sviluppare una sensibilità critica per capire quale reale spirito (se di altruismo o competizione) risiede dietro alle critiche ricevute, per cogliere i consigli utili per iniziare correttamente un lavoro sin dal primo giorno e per sapersi prendere il tempo necessario per parlare con tutto il team che dovrò gestire, in modo da saperne di più su come operano le persone con cui lavorerà, quali sono le sfide che incontrano tutti i giorni e che li fanno penare e quali potrebbero essere invece le opportunità ancora da cogliere. Tutte le persone che ho visto fare diversamente sono riuscite a fare terra bruciata intorno a sé stesse e non sono durate a lungo.

Talvolta iniziare un nuovo lavoro può essere scoraggiante ma il tuo manager di riferimento ed i tuoi colleghi ci sono già passati e sanno che ci vuole un po’ per prendere il ritmo e presidiare bene il ruolo assegnato: c’è chi si adatta più velocemente di altre persone e chi lo fa più lentamente.

A prescindere dalla tua velocità, mantieni la calma, ascolta attentamente, mantieni la tua apertura mentale e sviluppa il tuo senso critico riguardo le nuove esperienze che farai, anche riguardo le piccole cose che – credimi – sono importanti: prenditi del tempo per imparare e riflettere su ciò che fai! Prima che te ne renda conto, ti sentirai sicuro e parte del team, già nella direzione giusta per una carriera di successo nella tua nuova organizzazione!

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Mattia Loy

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