Come sbugiardo 7 bufale sul CV di chi lo vorrebbe morto

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Curriculum Vincente è un metodo collaudato, basato su studi, ricerca, confronto ed aggiornamento costanti: è un dovere verso di te che mi segui, per offrirti sempre il meglio ed aiutarti ad ottenere il massimo risultato.

Proprio per via di tale confronto, ho letto diversi articoli di chi sostiene che il CV è morto e che la scrittura professionale sia inutile.

Si tratta di 7 bufale sul CV messe in atto da chi è in cerca di attenzione mediatica (magari perché ci specula su Youtube o vende soluzioni facili che – guarda caso – non funzionano), che ho deciso di sbugiardare qui in modo definitivo.

OBIEZIONE N.1:
IL CV è SOSTITUITO DA LINKEDIN

Falso. Innanzitutto il tuo profilo su LinkedIN è un CV pubblico, sotto gli occhi del mondo, quindi è come dire che il CV è sostituito dal CV. Tra i due, infatti, cambia il formato (word/cartaceo vs. pagina web) ma non la sostanza.
Inoltre, come ho già spiegato più volte, il profilo LinkedIN è un CV statico mentre il tuo CV su Word è dinamico perché puoi adattarlo e personalizzarlo in base alle varie offerte di lavoro; inoltre può contenere informazioni che sarebbe inopportuno condividere in rete, e viceversa.
Ad esempio, pensi che sbandierare i tuoi successi o lo stipendio on-line sia una cosa apprezzata dal tuo datore di lavoro? Se dovesse capire che vuoi andartene, quanto pensi che ci metterebbe prima di trovare una scusa per licenziarti mentre tu non hai ancora un approdo sicuro?
Inoltre, se davvero il CV è morto, perché le candidature su LinkedIN prevedono sempre la possibilità di allegare anche il tuo CV? La risposta è che si completano a vicenda per le informazioni che forniscono al recruiter o datore di lavoro!

OBIEZIONE N.2:
ora si usano solo le big data

Falso. Vale lo stesso discorso fatto con LinkedIN: le big data ottenute tramite Google raccontano molto della storia di un candidato ma non tutto e non di tutti i candidati. Ognuno lascia tracce di sé su Internet, che vengono verificate solitamente prima di portarsi in casa un professionista che ricoprirà un ruolo di alta responsabilità, ma tali tracce non sono complete ed il CV verrà sempre richiesto per verificare e completare le informazioni.

OBIEZIONE N.3:
CONTA solo IL NETWORKING

Certo, il networking è importantissimo ed è utile soprattutto per accedere a quella parte delle opportunità di lavoro sommerse che non raggiungono le agenzie o non appaiono tramite gli annunci di lavoro.
Se sei così fortunato (o abile da aver lavorato bene di relazioni, e non parlo necessariamente di accozzi) da avere chi ti sponsorizza, quella persona si sta esponendo per te e presentarti tramite un CV ben fatto è sicuramente un elemento di professionalità che impatta positivamente sul potenziale datore di lavoro, crea positive aspettative su di te e tutela e rassicura il tuo contatto che si sta esponendo per te.
Arriverà sempre un momento in cui verrà chiesto “Interessante, fammi avere il suo CV prima di un incontro” e quello conta come biglietto da visita, che deve essere curato al massimo per cogliere l’opportunità, per il cliente che lo riceve e per il tuo contatto che ti ha procurato l’opportunità.
Stesso discorso se fai il libero professionista: se sei intelligente (e se sei un mio lettore confido che tu lo sia) capisci che è un atto di professionalità e trasparenza portare il tuo CV assieme al tuo biglietto da visita ad un possibile cliente che deve affidarti un progetto di lunga durata.

OBIEZIONE N.4:
in intervista si vede che non l’hai scritto tu

Vero solo se il lavoro è stato fatto male ma quel che fanno altri presunti professionisti non mi riguarda. Ogni persona che ha provato il servizio di Curriculum Vincente riceve sempre un’intervista scritta che lo aiuta a pensare a ciò che ha fatto e a dove vorrebbe andare: quel che io faccio è aiutare il professionista in cerca di lavoro a mettere a fuoco il suo potenziale ed aree di miglioramento, i suoi traguardi già conseguiti ed i suoi desideri per poi dare una forma ordinata a tutto, secondo i suoi gusti personali. Pertanto, tutto ciò che appare sui miei CV sono i contenuti che tu porti, sviluppati ed espressi nel modo più efficace possibile rispetto alla direzione in cui vuoi andare.

OBIEZIONE N.5:
il CV professionale non farà in tempo per rispondere a specifici annunci di lavoro

Vero. Infatti questo è un lavoro che io non ho mai fatto e non farò mai. Piuttosto, insegno alle persone come adattare il proprio CV per le offerte di lavoro specifiche tramite la tecnica del tailoring: porta del cibo ad un uomo e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a cacciare/pescare e lo sfamerai per tutta la vita. Curriculum Vincente è anche formazione e coaching, non solo un servizio di scrittura.

OBIEZIONE N.6:
i cv professionali sono scritti da recruiter in pensione

… oppure da recruiter “falliti”, persone che non stanno più lavorando e che sono stati “incapaci” di continuare la professione e che si sarebbero riciclati come scrittori di CV.
Chi sostiene questo cerca solo di cavalcare l’onda di odio nei confronti dei recruiter “kattivi”, che molti vivono, e di screditare la categoria per portare acqua al proprio mulino.
Come già spiegato, quello del recruiter è un lavoro faticoso, con una componente di vendita molto forte ed un elevato rischio imprenditoriale specialmente se il recruiter lavora solo a successo (ergo, riceve i soldi solo se il proprio candidato viene assunto e non è facile).
Dopo anni ed anni di un simile lavoro è comprensibile che ci si possa stancare e voler fare altro ma ciò non toglie un dato fondamentale: è vero che ogni recruiter sa cosa vogliono i colleghi, tutti gli altri no!
A prescindere dal gusto personale, qualunque recruiter è in grado di correggere almeno gli errori di fondo di un CV (ovvero: lunghezza superiore alle 2 pagine, elenco dei lavori alla rovescia, blocchi di testo troppo lunghi, foto sbagliata, dati e dichiarazione per la privacy assenti etc.) che i candidati compiono di continuo, anche senza raggiungere le vette di eccellenza di Curriculum Vincente.
Non è detto infatti che fare il recruiter dia competenze anche a scrivere i CV, tant’è che molti specialisti HR vengono da me proprio per farsi aiutare, pur essendo colleghi.
Per contro, qualunque persona che NON ha mai fatto ricerca e selezione non ha idea di quali siano i reali bisogni delle imprese, non sa quali sono i meccanismi e cosa succede dietro le quinte: non è in grado nemmeno di lavorare sui fondamentali e non potrà mai dare nessun aiuto reale a chi cerca lavoro, ma solo illuderti per poi far aumentare ulteriormente il tuo senso di frustrazione quando inizierai a mandare il tuo “nuovo” CV alle aziende ed i fallimenti saranno quanti o ancor più di prima.
L’ennesima riprova del fatto che chi si lamenta di quanto costa un professionista non ha idea di quanto gli costi veramente un incompetente.

OBIEZIONE N.7:
il CV è superato e conta solo la creatività

Falso. La creatività, come ho già spiegato, conta solo nel COME si fa girare il proprio CV e lo si usa e solo quello è il valore aggiunto.
Un esempio di cattiva informazione lo da Carlo Montemagno, che apprezzo moltissimo come comunicatore (straordinario un suo video dove anticipa i problemi di occupazione che la nuova ondata di tecnologia porterà), ma che dimostra la sua ignoranza quando prova ad uscire dal suo settore ed area di competenza reali.

Ho trovato davvero diseducativo il suo seguente video dove dice di non mandare il CV per cercare lavoro, perché non sa di cosa sta realmente parlando e lo ammette nel suo video quando parla di un flash mob, con le testuali parole: “non lo so”.

Pensaci: se tu fossi il proprietario di un’agenzia di comunicazione, come reagiresti davanti ad una persona che non hai mai visto prima e che ti piomba in ufficio con un flash mob disturbando ed interrompendo te ed il tuo staff mentre lavora (e magari svolge incontri o telefonate con i clienti), di fatto danneggiando il tuo business con la sua pretesa di “dimostrarti” che è un bravo comunicatore? Io mi incazzerei da morire e sbatterei quella persona fuori dal mio ufficio, invitandola a non tornare mai più.
O, come già spiegato nel precedente articolo sulla creatività, pensi di avere soldi da regalare per portare una pizza a qualunque pizzeria della tua città per farti assumere?

La verità è che quanto suggerisce Carlo Montemagno è applicabile solo ad una ristrettissima fetta di aziende e di persone in cerca di lavoro, ovvero quella delle piccole realtà poco strutturate dove è facile presentarsi di persona e parlare direttamente col titolare e che io avevo già descritto diversi articoli fa, quando spiegavo come usare il CV una volta pronto.
Ti basta pensare un attimo con la tua testa per renderti conto che non può essere l’unico modo, ma uno dei tanti modi da inserire in una strategia su misura basata su di te (tant’è che mentre scrivo, è già pronto l’articolo su come realizzare un Video CV vincente), che include anche il budget di soldi e tempo che puoi realisticamente investire.
Piuttosto Carlo Montemagno conferma quel che io dico da sempre: portare prove delle tue competenze e qualità (a partire dai traguardi fattuali indicati sul CV) è la pietra fondante delle candidature di successo moderne, non il formato del CV (che può essere un handicap) o i titoli o gli “accozzi”.

QUALUNQUE SCELTA FARAI, CI SARà SEMPRE E SOLO UN RISULTATO

Arriverà prima o poi sempre un momento in cui ti verrà detto:

Ok, molto interessante. Intanto mandami il tuo CV
– piuttosto che –
Accettiamo solo candidature on-line perché lavoriamo solo tramite il nostro software gestionale.

Il CV ti servirà sempre e comunque perché è la base di partenza e questo non cambierà mai: non ci sono scorciatoie, non esiste la via facile per cercare lavoro senza sforzo e preparazione. Se vuoi andare avanti con il tuo CV amatoriale mal scritto e di 8 pagine in un contesto in cui la concorrenza è sempre più dura fai pure.
Se invece vuoi armarti e sfruttare al massimo il tuo potenziale, curando OGNI ASPETTO della ricerca di lavoro A PARTIRE DAL CV (completato con tutto ciò che serve) e trovare lavoro senza doverti consumare inviando migliaia di candidature alla cieca sperando che qualcuno ti noti, allora trovi la risposta solo su Curriculum Vincente.

Mattia Loy
ilcurriculumvincente@gmail.com

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